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La Direttiva Europea “Case Green” Rivoluziona l’Efficienza Energetica degli Edifici

Un Nuovo Approccio Globale per Ridurre le Emissioni e Favorire l'Efficienza Energetica nei Patrimoni Immobiliari

16/10/2023

La direttiva europea “Case Green” ha compiuto un passo significativo nell’ambito della revisione della direttiva sull’efficienza energetica degli edifici. Questa importante direttiva ha abbandonato le restrizioni imposte ai singoli edifici e ha adottato una prospettiva più ampia, concentrandosi sul patrimonio edilizio nel suo complesso. Questo significativo sviluppo è stato il risultato del trilogo tenutosi tra i negoziatori del Parlamento europeo e del Consiglio, con la mediazione della Commissione europea, tenutosi durante la notte tra giovedì e venerdì.
Durante questa estesa sessione di negoziati, che si è protratta per dieci ore, sono stati apportati cambiamenti sostanziali al progetto di revisione della Direttiva sull’Efficienza Energetica degli Edifici (EPBD). Ciò che inizialmente sembrava essere un potenziale punto di stallo ha ora visto una probabile strada verso un accordo finale, che dovrebbe essere raggiunto nel trilogo di dicembre.
Ciaran Cuffe, relatore del Parlamento europeo per questa direttiva, ha descritto questo momento come “cruciale con molti progressi compiuti” e ha espresso l’attesa per il trilogo conclusivo nelle settimane a venire. La presidenza spagnola del Consiglio ha anch’essa manifestato l’auspicio di giungere a un accordo su questa direttiva, che è considerata di grande importanza per la riduzione delle emissioni.
Uno dei punti più controversi della direttiva riguardava gli attestati di prestazione energetica. Si è deciso di non armonizzarli a livello europeo, mantenendo la loro validità per dieci anni con standard diversi tra i paesi membri. Tuttavia, è prevista l’introduzione di una nuova classe energetica per gli edifici a zero emissioni. Inoltre, l’approccio alla ristrutturazione energetica degli edifici non sarà più basato su singoli edifici, ma considererà l’intero patrimonio immobiliare. Gli Stati membri dovranno sviluppare piani per ridurre i consumi energetici entro il 2050, con scadenze intermedie al 2030 e al 2035.
La direttiva ha anche affrontato la questione dei finanziamenti e delle agevolazioni, destinando gli incentivi fiscali prioritariamente a famiglie a basso reddito e inquilini di edilizia sociale. È stato confermato il divieto di agevolazioni per le caldaie a gas a partire dal 2025, sebbene possano esserci eccezioni per apparecchi ibridi o funzionanti con gas rinnovabili.
Il tema dei mutui verdi verrà affrontato in provvedimenti attuativi successivi, mentre il trilogo successivo dovrà trovare un compromesso sugli obblighi di installazione di pannelli solari.
In conclusione, la direttiva “Case Green” è stata oggetto di importanti modifiche durante l’ultimo negoziato. Ha abbandonato l’ambientalismo ideologico in favore di soluzioni più pragmatiche. Questo approccio ha ricevuto ampi consensi da vari attori, tra cui rappresentanti politici, organizzazioni ed esperti del settore, che hanno visto in esso una maggiore aderenza alla realtà e alle esigenze dei diversi Stati membri.